Quando si parla di morosità condominiale dell’inquilino, quali sono i diritti e i doveri di conduttori e locatori?
Secondo quanto precisato, l’inquilino non ha rapporti giuridici diretti con l’amministratore, di conseguenza “non può vantare diritti né essere destinatario di obblighi, se non in alcuni casi specifici”. Il soggetto che deve fare da tramite tra l’inquilino, l’amministratore e la compagine condominiale è il condòmino-locatore.
In particolare, l’amministratore non può “richiedere un decreto ingiuntivo nei confronti del conduttore per le spese condominiali non pagate, anche per quelle relative per esempio al riscaldamento centralizzato, in quanto l’unico soggetto tenuto a tale obbligo è il condòmino, salvo il diritto di quest’ultimo di pretenderne la restituzione dall’inquilino sulla base del contratto di locazione”.
Ne consegue che, in caso di morosità condominiale dell’inquilino, l’amministratore deve sempre fare riferimento al condòmino-locatore e non può rivolgersi direttamente al conduttore. Tra condominio e inquilino non c’è alcun rapporto obbligatorio.